Taranto – I primi tre mesi del 2019 le presenze turistiche hanno registrato un incremento del 2% rispetto al 2018. A darne notizia è Puglia Promozione attraverso i propri dati statistici sull’incoming italiano ed estero soprattutto da parte degli Stati Uniti e la Russia. Sia la primavera che il lungo ponte da Pasqua al 1° maggio stanno dando alla Puglia un vantaggio competitivo rispetto ad altri mercati turistici europei.
Le destinazioni più richieste sono Lecce e Bari come mete culturali, Polignano e Monopoli per il turismo all’area aperta, e San Giovanni Rotondo e Taranto per i Riti della Settimana Santa. Da interviste fatte a gestori di strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere), dai ristoratori e dalle guide turistiche la sensazione è unanime: gli ospiti restano sorpresi dalla bellezza della città di Taranto e dall’emozione suscitata dalle processioni del Giovedì e Venerdì Santo.
Matera, capitale europea della cultura e la presenza di forti attrattori come il Museo Archeologico MarTà dove in questo momento – nella mostra Mitomania – saranno esposti per la prima volta pezzi di eccezionale valore hanno fatto incrementare la permanenza media su Taranto. D’altra parte i punti di forza della ricettività primaverile pugliese sono da sempre il buon clima, la ristorazione ed il patrimonio culturale. La conferma viene anche da Travel Appeal, il sistema di misurazione degli indici di appeal digitale di Puglia Promozione, secondo cui il buon clima (tra il 26 e il 27%) e la cultura (quasi il 22%) risultano le principali motivazioni di scelta.
Intanto, passata la Pasqua si guarda ai prossimi appuntamenti: il ponte del 25 aprile e la festa del 1° maggio con il suo Concertone nel quale si esibiranno diversi artisti di richiamo. Il Museo Archeologico avrà aperture straordinarie fino le 23:00 ed ingresso gratuito il 25 aprile ed il 2 maggio.
Record di visite al Castello Aragonese con 3.835 visitatori tra Pasqua e Pasquetta. I visitatori hanno potuto percorrere un viaggio tra i vari stili architettonici appartenenti a differenti periodi storici tra corridoi, sale e passaggi sotterranei accompagnati dal team della Marina Militare, coordinato dall’ammiraglio in congedo Francesco Ricci, curatore della struttura.